Eccoci qua, alla conclusione dell'11° giorno siamo esattamente ai 2/3 del percorso, ovvero 670 miglia fatte e 230 da fare.
E' più o meno quello che avevo previsto (da 2 a 3 settimane di tempo complessivo), non quello che avevo sperato (stare sotto i 15 giorni, che allo stato delle cose e delle previsioni è un obiettivo ormai non più raggiungibile). In quanto ai viveri e all'acqua, i calcoli si erano dimostrati abbastanza esatti, le scorte diminuiscono ma tra carote, patate, cipolle e mele dovremmo arrivare in buono stato a destinazione. Senza mai prestare particolare attenzione, siamo stati finora sui 3 litri di acqua potabile preventivati a testa; invece di acqua per le docce ne abbiamo consumata pochissima: degli 80 litri che avevamo imbarcato all'ultimo momento (4 taniche da 20), ne rimangono ancora 50. Sarà che non ci laviamo, oppure sarà merito del fantastico telefono da Estathe che abbiamo creato: con un cacciavite abbiamo fatto dei piccoli fori su di un tappo di bottiglia di Estathe, in modo da somministrare le docce con parsimonia e goduria al tempo stesso - un'alternativa alla spugna di Giuseppe da tenere in considerazione!
Abbiamo modificato i turni: adesso che tutti sono in grado di condurre alla perfezione (!) l'Ave, facciamo 2 ore io, e 2 ore Dario+Jacopo, e così via. Alla fine si dorme tutti di più, e tra Dario e Jacopo sta anche nascendo del tenero ... al punto che ogni tanto mi sveglio e ... la barca sta andando a zonzo per il mare, magari di traverso con le vele da bolina, mah insomma, un piccolo sacrificio per una buona causa ... ;-)
Ieri sono stato per la seconda volta in testa d'albero per regolare il diamantino, che con onda e vento, di poppa, lasciava flettere troppo la parte alta dell'albero quando la randa sbatteva. Adesso dovrebbe essere a posto, ma il vento di poppa, quando l'avremo più? Probabilmente mai! Oggi abbiamo anche messo a riposo in cuccetta Johnny lo spi, che negli ultimi giorni di bonaccia "dormiva" sul ponte, in attesa di essere issato almeno 4 o 5 volte al giorno, per raccattare il raccattabile.
Mi chiamano. Siamo di nuovo in assenza totale di vento, davanti al faro di punta Licosa. Che palle...
Presentazione
Questo è il blog della mia partecipazione alla Mille Miglia Tre Mari, una sfida velica che prevede la circumnavigazione di 1000 miglia nautiche, senza scalo né assistenza, intorno all'Italia (www.millemigliatremari.it).
Su di me
Su di me
Sulla mia barca
Sulla mia barca
Quando l'ho comprata era vuota: ho costruito gli interni (spartani), rifatto l'impianto elettrico, fatto ex-novo l'impianto idraulico, messo oblò, gavone dell'ancora, salpa-ancora e parecchie altre cose. Anche se magari non vince più in regata, va veramente molto bene ...
Sul Trofeo
Sul Trofeo
Il Trofeo Mille Miglia Tre Mari (www.millemigliatremari.it) è una sfida unica nel suo genere: tutti possono partecipare, basta che abbiano una piccola barca (sotto i 40 piedi);
Il percorso è a scelta - purché si parta e si arrivi nelle acque antistanti un qualsiasi porto italiano;la data di partenza è libera, l'equipaggio pure (ma se si parte in troppi non c'è poi abbastanza spazio per il cibo e per l'acqua). Bisogna però percorrere almeno 1000 miglia a vela, senza scalo né assistenza, tenendosi entro il limite delle acque territoriali. Noi partiremo in tre sulla rotta Ancona-La Spezia. Tempo previsto: 2-3 settimane.
Sul perché
Sul perché
Perché partecipo?
...innanzitutto perché mi piace andar per mare,
....e poi anche per imparare qualcosa su di me,
... per meditare,
... per "fare una cosa".
La mia sfida ha anche un'altra particolarità. La mia barca fa da testimonial per l'Associazione Italiana Celiachia. A bordo si mangia sempre e solo senza glutine, celiaci o no. Un modo semplice per mostrare come la condivisione di un problema, senza grandi sacrifici per nessuno, può portare al suo superamento.
Dai Matteo, continua cosi. Probabilmente è più complicato del previsto... ma alla fine la soddisfazione sarà commisurata! FORZA!
RispondiEliminaCiao, Alberto
.... Che ci vuoi fare Matteo son giovani ....
RispondiElimina:)))))