Eccoci qua, piantati fermi immobili a 50 miglia da capo Spartivento, l'accesso allo Stretto di Messina. O meglio, magari fossimo piantati fermi immobili: in verità stiamo derivando indietro, piano piano.
In queste condizioni, abbiamo un po' ristrutturato i turni: sono quelli di prima, con l'unica variante che i miei, questa notte, li faccio da soli. Dunque Jacopo fa da guardia a Dario e viceversa, e quando sono di turno io ronfano entrambi. O meglio, cercano di dormire perché ho dovuto 'tacar mutur per ricaricare le batterie.
Oggi abbiamo concluso il 6° giorno di navigazione, e abbiamo totalizzato 440 miglia, per una media di 73.3 miglia al giorno. Siamo ancora a meno di metà percorso, ma forse posso già fare qualche considerazione, almeno su questi giorni iniziali.
Innanzitutto, può sembrare che questa regata sia solo una lunga, allegra scampagnata. Non è così. Innanzitutto, non è affatto scontato che sia allegra. Come al solito, le dinamiche dell'equipaggio sono fondamentali - da questo punto di vista sono stato fortunatissimo, grazie al buon carattere di Jacopo e di Dario. Di rompiscatole a bordo quindi, per fortuna, ce n'è uno solo, il sottoscritto.
Poi, quanto la scampagnata sia anche lunga è inevitabile dipenda moltissimo dal meteo: un paio di giorni buoni, piuttosto che un paio di giorni cattivi, fanno la differenza in un senso piuttosto che nell'altro. D'estate, il nemico numero 1 è la bonaccia, nelle altre stagioni il freddo, al pioggia e il vento forte, non so complessivamente quando sia meglio partire. Giugno e settembre continuano, a mio avviso, a rimanere i candidati naturali.
L'enfasi che pensavo dovesse avere il discorso - sicurezza è probabilmente eccessiva. Una barca che partecipa alla Mille Miglia Tre Mari non deve essere attrezzata per Capo Horn, al massimo essere in grado di difendersi per un po' se becca vento contrario molto forte. Però, qualsiasi cazzata può compromettere il risultato: dal fornello che si rompe, all'invertitore che non carica più, dalla randa o dallo spi che si strappano, al perdere in mare l'unica pentola, dal farsi male ad un piede, all'avere il cesso intasato, dall'avaria al pilota automatico, alla rottura della varea del tangone. Dunque, essere in grado di fronteggiare queste - piccole e meno piccole - emergenze risulta fondamentale. E per farlo bisogna essere adeguatamente attrezzati, sia come materiali che come esperienza e atteggiamento mentale.
E' questa la chiave della regata, e in questo senso la Mille Miglia è una bellissima sfida di mare, che evidenzia la preparazione di uomini e barche. 1000 miglia senza scalo e senza assistenza non sono una passeggiata, su di una piccola barca. Se va tutto bene è perché l'equipaggio e la barca sono tosti, anche se non è detto che questo sia sufficiente.
C'è poi il fascino della circumnavigazione, e la sensazione di abbracciare veramente tutta l'Italia in un unico sguardo. Quindi, per il momento sono molto felice: questa cosa nata, come diceva Alighiero Boetti, "dalla necessità e dal caso", dall'occasione di riportare l'Ave in Tirreno e dall'incontro entusiasta con l'amico Giuseppe, ha le gambe lunghe per camminare anche da sola. Per il momento, questo è tutto. Torno al caldo della notte estiva e alle vele che sbattono in attesa di un qualche refolo d'aria...
... anzi, forse ... si, qualcosa si muove .... proviamo, per la sesta o settima volta di questa giornata, a tirar su lo spi.
Presentazione
Questo è il blog della mia partecipazione alla Mille Miglia Tre Mari, una sfida velica che prevede la circumnavigazione di 1000 miglia nautiche, senza scalo né assistenza, intorno all'Italia (www.millemigliatremari.it).
Su di me
Su di me
Sulla mia barca
Sulla mia barca
Quando l'ho comprata era vuota: ho costruito gli interni (spartani), rifatto l'impianto elettrico, fatto ex-novo l'impianto idraulico, messo oblò, gavone dell'ancora, salpa-ancora e parecchie altre cose. Anche se magari non vince più in regata, va veramente molto bene ...
Sul Trofeo
Sul Trofeo
Il Trofeo Mille Miglia Tre Mari (www.millemigliatremari.it) è una sfida unica nel suo genere: tutti possono partecipare, basta che abbiano una piccola barca (sotto i 40 piedi);
Il percorso è a scelta - purché si parta e si arrivi nelle acque antistanti un qualsiasi porto italiano;la data di partenza è libera, l'equipaggio pure (ma se si parte in troppi non c'è poi abbastanza spazio per il cibo e per l'acqua). Bisogna però percorrere almeno 1000 miglia a vela, senza scalo né assistenza, tenendosi entro il limite delle acque territoriali. Noi partiremo in tre sulla rotta Ancona-La Spezia. Tempo previsto: 2-3 settimane.
Sul perché
Sul perché
Perché partecipo?
...innanzitutto perché mi piace andar per mare,
....e poi anche per imparare qualcosa su di me,
... per meditare,
... per "fare una cosa".
La mia sfida ha anche un'altra particolarità. La mia barca fa da testimonial per l'Associazione Italiana Celiachia. A bordo si mangia sempre e solo senza glutine, celiaci o no. Un modo semplice per mostrare come la condivisione di un problema, senza grandi sacrifici per nessuno, può portare al suo superamento.
Grandissimo matteo!!!! Andate avanti così!!!! Io domenica mattina parto per la croazia! Se riesco a leggervi da là bene altrimenti ci aggiorniamo domenica 25!! Vorrei essere all'arrivo! Un abbraccio!
RispondiEliminaCari amici, dalla mappa non is riesce a vedere dove siete ora; ieri vi ho lasciato sullo Ionio, vedo dalle parole di Matteo che siete andati avanti. Beh, eccomi ancora a farvi compagnia. Stamattina vi ho pensato, quasi come colleghi di mare (!!!!!), mentre remavo vigorosamente davanti al Passetto, su di un pattìno (o moscone che dir si voglia) in legno bianco e azzurro, di quelli che no si vedono piu' in giro (purtroppo)! Poi ho pensato che anche io, ben 35 anni fa, ho fatto "quasi" una analoga mille miglia, anche noi in tre, su un simile percorso, solo un .... dodici miglia piu' verso la costa! Cioe' in macchina. Ma si trattava di una FIAT 500 giardinetta color azzurro aviazione (scolorito) gia' vecchia bacucca. E anche di quelle non se ne trovano piu' (per fortuna?). Fu una bella avventura, ma non per la macchina: una settimana dopo il rientro dovettero rifare tutte le valvole! ciao belli e sempre forza ragazzi! (massimo)
RispondiEliminaMassimino siamo a 2o miglia circa dallo stretto di Messina a volte la mappa perde conoscenza e non funziona più non sappiamo perchè ma si riprende dopo poco ;) ... Saluti da tutto l'equipaggio e tanti auguri di buona guarigione all'infortunata =)
RispondiEliminaJacopo & Co.